Ma i precari non sono tutti uguali...

Legge 6 agosto 2008, n. 133
Art. 49.
Lavoro flessibile nelle pubbliche amministrazioni


1. L'articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e' sostituito dal seguente:
«Art. 36 (Utilizzo di contratti di lavoro flessibile). - 1. Per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario le pubbliche amministrazioni assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato seguendo le procedure di reclutamento previste dall'articolo 35.
2. Per rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali le amministrazioni pubbliche possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, nel rispetto delle procedure di reclutamento vigenti. Ferma restando la competenza delle amministrazioni in ordine alla individuazione delle necessità organizzative in coerenza con quanto stabilito dalle vigenti disposizioni di legge, i contratti collettivi nazionali provvedono a disciplinare la materia dei contratti di lavoro a tempo determinato, dei contratti di formazione e lavoro, degli altri rapporti formativi e della somministrazione di lavoro, in applicazione di quanto previsto dal decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, dall'articolo 3 del decreto-legge 30 ottobre 1984, n. 726, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984, n. 863, dall'articolo 16 del decreto-legge 16 maggio 1994, n. 299, convertito con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1994, n. 451, dal decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 per quanto riguarda la somministrazione di lavoro, nonche' da ogni successiva modificazione o integrazione della relativa disciplina con riferimento alla individuazione dei contingenti di personale utilizzabile. Non e' possibile ricorrere alla somministrazione di lavoro per l'esercizio di funzioni direttive e dirigenziali.
3. Al fine di evitare abusi nell'utilizzo del lavoro flessibile, le amministrazioni, nell'ambito delle rispettive procedure, rispettano principi di imparzialità e trasparenza e non possono ricorrere all'utilizzo del medesimo lavoratore con più tipologie contrattuali per periodi di servizio superiori al triennio nell'arco dell'ultimo quinquennio.
4. Le amministrazioni pubbliche trasmettono alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato le convenzioni concernenti l'utilizzo dei lavoratori socialmente utili.
5. In ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte delle pubbliche amministrazioni, non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. Il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative. Le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate a tale titolo nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave. I dirigenti che operano in violazione delle disposizioni del presente articolo sono responsabili anche ai sensi dell'articolo 21 del presente decreto. Di tali violazioni si terrà conto in sede di valutazione dell'operato del dirigente ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286.».


Non mi piace piangermi addosso ma mi sembra che nessuno si ricordi di quelli come me.
Quelli che lavorano da sette anni in un ente pubblico ma, essendo l'ultima ruota del carro, non hanno avuto mai un contratto a tempo determinato e, automaticamente, non sono stabilizzabili. Non sono sola anzi siamo la maggior parte dei lavoratori degli enti di ricerca, ma nessuno sembra accorgersi di noi nemmeno i sindacati che giustamente si indignano sull'emendamento di Brunetta sugli stabilizzabili ma non hanno detto una parola o forse troppo poche quando il 6 Agosto è stata approvata la legge che ho riportato sopra e che non cambierà solo la mia vita. Mi piacerebbe andare a protestare domani con i sindacati e tutti i precari contro questi provvedimenti ma non so dove potrà portarci questa guerra tra poveri.
I concorsi vanno fatti e io in questi anni ne ho fatti diversi ma ci vorrebbe anche che qualcuno ci riconoscesse le nostre competenze e la nostra utilità e ci permettesse di vivere tranquilli.
Come traspare dal post sono esasperata!!

5 commenti:

il Russo ha detto...

Brava Fiordaliso, con le unghie e coi denti!

loris ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
loris ha detto...

....Ci sono, e in silenzio per diversi motivi. Non ero a Roma e visti i risultati non me ne dispiace neanche. La filosofia che impera è cambiare tutto per non cambiare niente.Mi piacerebbe conoscere le tue impressioni in diretta sulle belle bandiere. Se vuoi mandami una mail attraverso il mio blog oppure su skype puoi raggiungermi loris-genova.
Considerazioni sul precariato: uno dei temi più ricorrenti dopo la sconfitta elettorale è che la sinistra non ha più riferimenti nei blocchi sociali che avevamo conosciuto (classe operaia) e non è stata in grado di comprenderne i mutamenti. A mio parere quello che è successo sembrerebbe un disegno molto ben organizzato e gestito, che consiste, nell'avere frammentato il mercato del lavoro per impedire di fatto una possibilità di rivendicazione collettiva. Non siamo più metalmeccanici, chimici, o altre categorie di cui ricordiamo l'importanza nel passato,siamo disegnatori, ricercatori, contabili, ecc...che lavorano per aziende metalmeccaniche ,chimiche, pubblico impiego ecc.
L'unica cosa che ci accomuna è l'iscrizione tutti quanti alla gestione cassa separata dell'inps.
Non ho risposte per poter intravedere una soluzione possibile che ci tolga dalle paludi profonde ma credo che dovremmo cercare soprattutto di ritrovare quei momenti di aggregazione di massa che negli anni passati (quasi preistoria) portava centinaia di migliaia di lavoratori a muoversi all'unisono.

Damiano Aliprandi ha detto...

Concordo in pieno con loris!

"A mio parere quello che è successo sembrerebbe un disegno molto ben organizzato e gestito, che consiste, nell'avere frammentato il mercato del lavoro per impedire di fatto una possibilità di rivendicazione collettiva."

Divide et impera, alla fine utilizzano sempre vecchi schemi per sottometterci.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Hai il pieno mio appoggio e solidarietà.
Ciao Fiordaliso e coraggio.