Squallore!!!

Cambio di palinsesto a canale cinque!
Invece della prevista puntata di Amici si manda in onda il film di Federico Moccia "Scusa ma ti chiamo amore". Il film era già stato mandato in onda su Canale Cinque e me l'ero perso ma ieri sera non me lo sono voluto perdere e da un certo punto di vista ho fatto bene. Credevo che i film di Moccia fossero brutti ma questo mi ha veramente sconvolta. Non ho trovato nulla di intrigante o spiritoso in questa diciassettenne sguagliata e stupidina e il personaggio di Raul Bova è del tutto insensato. Mi è capitato di vedere film con ragazzine provocanti e affascinanti ma le diciassettenni di Moccia sono completamente vuote, i quarantenni uomini sono tutti squallidi e le quarantenni donne sono tutte tristi e frustrate. Perchè Moccia ha tanto successo?
Le adolescenti sono veramente così stupide? Veramente tutti i quarantenni passano il tempo a tradire le loro mogli o compagne e le quarantenni sono veramente così esaurite e insicure?

Siamo tornati alla censura!?

Qualcuno rimpiange i tempi della censura preventiva, delle liste dei libri vietati.
Wu Ming, Valerio Evangelisti, Massimo Carlotto, Tiziano Scarpa, Nanni Balestrini, Daniel Pennac, Giuseppe Genna, Giorgio Agamben, Girolamo De Michele, Vauro, Lello Voce, Pino Cacucci, Christian Raimo, Sandrone Dazieri, Loredana Lipperini, Marco Philopat, Gianfranco Manfredi, Laura Grimaldi, Antonio Moresco, Carla Benedetti, Stefano Tassinari e tanti altri rischieranno di non vedere più le proprie opere nelle biblioteche comunali venete e ciò perché nel 2004 firmarono una petizione a sostegno dell’ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac) Cesare Battisti chiedendone la liberazione.
E' il Veneto governato da Luca Zaia a lanciare l'ultima crociata del centro-destra contro la cultura. L'assessore regionale Elena Donazzan del Pdl, ex An e ex Fronte della Gioventù, ha annunciato l'intenzione di inviare una lettera alle scuole venete per promuovere un «boicottaggio civile» dei libri di quegli scrittori che si sono schierati com Cesare Battisti. «Non chiediamo nessun rogo di libri, intendiamoci – si difende l'assessore – Semplicemente inviteremo tutte le scuole del Veneto a non adottare, far leggere o conservare nelle biblioteche i testi diseducativi degli autori che hanno firmato l'appello a favore di Cesare Battisti.