Prevenire è meglio che curare?


Siamo sicuri che il problema della sicurezza delle donne si possa risolvere ricorrendo a queste soluzioni? Sarà vero che una donna che ha fatto il corso di autodifesa e indossa il braccialetto anti-stupro è più sicura e soprattutto vive meglio? Possibile che l'unica soluzione alla violenza è altra violenza o comunque limitazione della libertà?


FAI LA MOSSA GIUSTA : PREVIENI!
L' Iniziativa

Il Comune di Milano - Assessorato alla Salute e Assessorato alla Sicurezza - promuove, con la collaborazione tecnico-operativa della Polizia Municipale di Milano, una serie d’incontri gratuiti per aiutare il pubblico femminile a potenziare il proprio livello percettivo, a conoscere e a prevenire le situazioni di pericolo, e ad acquisire maggiore sicurezza in se stesse.
Prevenire è la mossa giusta per mettersi al riparo da incontri potenzialmente spiacevoli e da brutte esperienze.
Il pericolo può essere evitato e gestito in modo responsabile per vivere più sereni la propria vita e la propria città.

Il Progetto
Gli incontri sono rivolti alle donne intese come potenziali vittime di aggressioni di vario tipo e in quanto tali lo scopo di queste lezioni è aiutare il pubblico femminile a potenziare il proprio livello percettivo e cognitivo in relazione alle situazioni di pericolo e ad acquisire sicurezza in se stesse.
Tali incontri si svilupperanno attorno a 3 livelli di interesse:
- Aspetto psicologico
- Preparazione fisica
- Preparazione tecnica
1. L’aspetto psicologico mira ad individuare le differenti caratteristiche e le tipologie di aggressione e aggressore. E’ fondamentale saper valutare l’entità del pericolo per poterlo affrontare. Si vuole insegnare come prevenire l’aggressore, come chiedere aiuto in modo efficace, come comportarsi in presenza di un aggressore, come superare il trauma subito. Si tratteranno anche le nozioni sul diritto penale della legittima difesa.
2. La fase di preparazione fisica intende migliorare le capacità motorie delle partecipanti potenziandone velocità, forza e resistenza. Acquisire consapevolezza nelle proprie capacità aiuta ad allentare la tensione e a vincere le paure.
3. Con l’acquisizione di elementari tecniche di difesa personale – basate sul Metodo Globale di Autodifesa (M.G.A.), realizzato grazie al lavoro di un gruppo di esperti di arti marziali e “costruito esclusivamente sulla difesa e sulla capacità di controllare l’aggressore” – si vuole spiegare alle partecipanti come poter utilizzare il proprio corpo e oggetti di uso quotidiano come armi di difesa nel caso in cui non fosse possibile evitare il pericolo o superarlo con il controllo psicologico della situazione o con una richiesta di aiuto esterno.


"Abituarsi a non abituarsi" è lo slogan scelto per imparare a camminare per strada tranquille sapendo cosa fare in caso di pericolo.Un calcio ben assestato, un pugno sul naso per stordire l'aggressore. Tutte le mosse giuste per l'autodifesa saranno insegnate da un professionista di arti marziali insieme al professore di educazione fisica, nel corso di 10 lezioni. Fortuna che bastano poche ore e qualche esercitazione pratica per imparare i fondamentali, perchè la circolare scolastica ha sottolineato che i corsi costano e le finanze sono ben poche. Quindi a lezione sarà bene stare molto attente, occhi aperti e carpire tutto al volo. Da questa primavera mentre i maschi calceranno il pallone in giardino, le femminucce - e poi nessuno si azzarderà più a chiamarle così - si alleneranno nella difesa personale. Un'idea al passo con i tempi, evidentemente i giovani non si interessano ai giornali ma di cronaca ne sanno qualcosa anche loro. L'insicurezza si combatte anche così, provando a cavarsela da sola. Non bisogna necessariamente essere wonder woman, ma fare in modo di immobilizzare l'aggressore e chiamare la polizia."
Pubblicato da Simona Mapelli in Milano accade (cronaca), Milano in forma (sport e benessere)


"Intendo sperimentare in alcune aree test della città i braccialetti della segnalazione personale . È una cosa molto discussa e che ha bisogno di una verifica. Si tratta di braccialetti per persone che si sentono in situazioni di pericolo che possono trasmettere un impulso di fronte alla percezione di un pericolo. Una sperimentazione che si può fare nella capitale". Questo uno dei punti del programma sulla sicurezza spiegato dal candidato sindaco di Roma alle ultime elezioni amministrative Francesco Rutelli, nel corso di una conferenza stampa, indetta a seguito di un episodio di violenza ai danni di una giovane studentessa presso la stazione La Storta.

4 commenti:

il Russo ha detto...

Per carità, tutto ciò che é finalizzato alla tutela dell'incolumità della persona donna è benvenuto, ma il passo successivo qual'é: il far-west?

Melina2811 ha detto...

mi associo ad "il russo" e ne condivido il pensiero. Maria

Anonimo ha detto...

Il problema dovrebbe essere risolto alla base....adesso si disperano per trovare un palliativo che cmq mi toglie la libertà di girare per strada tranquilla senza appendermi il braccialetto tipo collare del cane.
Solo che la situazione è degenerata e non sapendola risolvere in altro modo adesso ci armano tipo far-west appunto.
Dovrebbero garantire la sicurezza a prescindere, perchè questo vuol dire tu non puoi girare sicura, io non so risolvere il problema, e ti do lo zuccherino con i corsi e i braccialetti per salvare il salvabile....bah!!!
ciao ragazzi
Valentina

Damiano Aliprandi ha detto...

Concordo con il Russo, se continuiamo
così daranno via libera alla vendita delle armi. Se non sbaglio quelli del centrodestra sarebbero anche favorevoli...