Ho visto anche degli zingari felici
Ciò che sta succedendo supera le peggiori previsioni, l'assalto ai campi rom e il dispiegarsi popolare di ondate di razzismo con il via libera del governo fanno paura. Il fanatismo ha già preso o sta prendendo il sopravvento. La cosa più scioccante è vedere il popolo che ricorre all'incendio delle immondizie e dei campi rom con lo stesso “entusiasmo sovversivo”, con lo stesso populismo violento che degenera subito o ben presto nei “Boia chi molla!”.
Non si può aspettare nemmeno un minuto a ribadire la intransigente azione nonviolenta e respingere dalla prima parola una qualsiasi complicità o “comprensione”.
«Senza rom non c'è più sicurezza, solo fascismo»
Parla Alex Zanotelli, padre comboniano, che conosce bene il degrado di Ponticelli. Dentro e fuori il campo nomadi
Andrea Tornago
il Manifesto, 15 Maggio 2008
«Il governo ha una grande responsabilità per ciò che sta accadendo a Napoli: con il suo pacchetto sicurezza sta incitando al pogrom contro i rom e gli immigrati». Il padre comboniano Alex Zanotelli è indignato contro il governo e lo dice a gran voce.
Padre Alex, conosce il campo in cui vive la ragazza rom accusata di aver rubato una bambina?
Sono almeno cinque i campi rom nel quartiere dove è successo il fatto, per cui non so dirlo con esattezza. Ma bisogna innanzitutto porre l'intera questione all'interno del quartiere Ponticelli. È da oltre un anno che parliamo di questa tensione tra cittadini napoletani e i rom di quel rione di Napoli, una situazione molto grave. I napoletani sono estremamente tolleranti, e aggressioni come quelle accadute ieri non sono usuali in città. C'è una spiegazione però, ed è che Ponticelli è un quartiere che sta soffrendo, è uno dei quartieri periferici di Napoli dove c'è molta sofferenza, molta sofferenza umana, che rischia di degenerare in una vera e propria guerra tra poveri. Mentre bruciava il campo stanotte sono stati arrestati due napoletani che erano entrati per rubare dei generatori. Bisogna tener conto della composizione sociale di Ponticelli. A questo bisogna aggiungere la situazione che si apre con il nuovo governo di destra. Se noi non mettiamo insieme le politche di Berlusconi, il nuovo pacchetto sicurezza presentato da Maroni...è un clima che si sta respirando grazie ai giornali, alla televisione. Basta un fiammifero, e scoppia tutto.
È vero, come dicono in molti, che i rom hanno un rapporto problematico con i bambini, che non rispettano la loro specificità, il loro esser bambini?
Qui siamo come nel mondo di favole in cui i comunisti mangiano i bambini. È vero che il popolo rom ha degli aspetti culturali che a noi sembrano strani. Io dico che dobbiamo avere rispetto di ogni diversità culturale. Purchè vengano salvaguardati i diritti fondamentali dei bambini. Molte inchieste sull'argomento poi si sono rivelate non vere, ma i giornali non hanno ritrattato. È chiaro che è molto facile in povertà essere tentati di usare un bambino, di prostituirlo. Io posso capire, le ho viste queste cose. Ma bisogna anche dire che non riescono a trovare lavoro, non ho mai visto una situazione così brutta per i rom come a Napoli. Mi ricordo che quando hanno buttato fuori i rom da Casoria (nel novembre del 2005, ndr) al prefetto di Napoli ho detto: «solo a Korogocho ho visto situazioni del genere, nella distruzione delle baraccopoli. Non mi sarei mai aspettato di vedere scene simili in Italia».
Diceva della difficoltà di trovar lavoro. Fin dove arriva la camorra?
Bisogna proprio tener presente la presenza della camorra. Lo stesso chiedere carità, lavare i vetri, devono passare attraverso il permesso della camorra. Perchè di nomadi a Napoli tra i rom ce ne sono pochi, queste sono persone che vogliono lavorare, inserisi, avere un posto dignitoso dove stare.
Ponticelli è un quartiere operaio e di sinistra. Come si spiega che ci sia la camorra? Come si spiegano i cori «la lotta è dura e non ci fa paura» mentre si va ad incendiare le baracche?
È la stessa cosa che è avvenuta con il voto operaio per la Lega e per Berlusconi. In una nazione come l'Italia che è diventata ricca, quello che si chiede prima di tutto è la sicurezza, la sicurezza a tutti i costi. La sicurezza per chi ha. Con questa ricerca di sicurezza si ritorna all'individuazione del capro espiatorio. Rom, e immigrati. Il pacchetto sulla sicurezza di Maroni è di una gravità estrema. Se c'è una cosa di cui i governi oggi hanno paura, è la gente che si sposta. Perchè non li possono controllare.
Ma il governo deve stare molto attento, perchè rischia di far scoppiare questo pogrom contro i rom, perchè sono ritenuti i grandi criminali del momento. Fatti fuori questi, noi saremo in pace, e avremo sicurezza. Ricordiamo che nei campi nazisti non sono morti solo gli ebrei, moltissimi erano rom. Fanno parte di tutto questo mondo che dev'essere fatto fuori. È gravissimo. Domani lo dirò in faccia al governo».
Giuseppe Russo (Pd):«Sono io l'autore del manifesto. I rom? Portiamoli al Virgiliano»
Il consigliere regionale ha firmato l'affissione, criticata dal partito e dal governatore Bassolino, contro gli insediamenti nomadi a Ponticelli
Gimmo Cuomo
Corriere del Mezzogiorno, 16 maggio 2008
NAPOLI — Non cerca di nascondersi dietro un dito Giuseppe Russo, consigliere regionale del Partito democratico. Rivendica anzi un ruolo di primo piano nell'ideazione e nella stesura del manifesto intitolato «via gli accampamenti Rom da Ponticelli!», firmato appunto dal Pd. Ma l'esponente democratico si diffonde anche a spiegare il vero significato di una scelta forte che ha suscitato la reazione indignata del governatore Bassolino. Quest'ultimo ha, infatti, bollato il manifesto come «un messaggio sbagliato e inaccettabile perché vi sono limiti da non superare».
Dietro quel manifesto, insomma, c'è lei?
«Il manifesto è il frutto di una discussione avvenuta all'interno della sede del Pd di Ponticelli e, quindi, anche del mio personale contributo».
Risponda allora al governatore Bassolino che ha definito l'iniziativa «un pugno nello stomaco».
«Bassolino dovrebbe preoccuparsi di quanti pugni e quanti calci ha dato lui alla città di Napoli e, in particolare, a Ponticelli. Se c'è stato uno sconfinamento questo non è avvenuto a causa di un manifesto che ha rappresentato le continue, reiterate, inascoltate richieste per assicurare, soprattutto ai Rom, condizioni di maggiore civiltà. Se si è arrivati a tanto i colpevoli, oltre a quelli che materialmente hanno compiuto gli atti ignobili che conosciamo, sono anche tutti quelli che hanno determinato ritardi intollerabili ».
Viene spontaneo chiederle in che luogo si potrebbero garantire ai Rom condizioni di maggiore civiltà.
«Non amo le provocazioni, ma proprio dovessi farne una, direi che il parco Virgiliano presenta condizioni di accoglienza superiori a quelle offerte dalla periferie».
Cosa vede dietro la protesta?
«È stata una jacquerie, una protesta fine a se stessa da parte di chi non crede più alla possibilità di uno sbocco. È stata il frutto della disperazione di una comunità che non vede nessuna forma di Stato, né di tutela. È stata il frutto dell'insostenibilità di quotidiane e spicciole illegalità, ingigantita dalla paura del presunto rapimento della bimba che si è trasformata in una vera e propria psicosi. D'altra parte, la presunta rapitrice non era lì per caso, visto che l'abitazione della bimba aveva un cancello e un portone ».
Sembra di capire che considera questa vicenda un dramma con tanti colpevoli? «In un certo senso sì. Le responsabilità sono diffuse. Le hanno lo Stato, il Comune, la prefettura, i Rom stessi. Perché non sappiamo chi di questi ultimi lavora e chi no, chi ha diritto di restare e chi no? E questo nonostante l'azione generosa delle associazioni di volontariato che, tuttavia, non possono surrogare in nessun modo l'opera dello Stato».
Non avverte il rischio di essere accostato ad alcuni esponenti della Lega?
«Sono tra quelli che hanno sostenuto l'idea della moschea a Ponticelli. Battersi per costruire nel quartiere condizioni di civiltà e per creare uno spirito di comunità nel rispetto delle regole, non mi sembra una posizione leghista. Se poi si vogliono effettuare semplificazioni strumentali, non posso farci niente».
A scanso di equivoci vuole specificare meglio il suo giudizio sugli autori dell'assalto al campo Rom?
«Quanto è accaduto è di una gravità inaudita. A nessuno in uno Stato che si considera ancora di diritto, è consentito anche solo di pensare di farsi giustizia da soli».
L'episodio si poteva evitare?
«Quanto accaduto era ampiamente prevedibile e sicuramente evitabile e rappresenta senza possibilità di remissione la cifra di quindici anni di amministrazione segnata da ritardi, inadempienze, errori e promesse non mantenute. Peccato che nessuna delle anime belle che adesso rilasciano accorate dichiarazioni di sdegno abbia fornito uno straccio di risposta pur avendo in materia competenza certa. Sono pronto a un confronto pubblico con chiunque avverta la responsabilità di affrontarlo».
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5 commenti:
La situazione è più che drammatica, il pd e il pdl sono diventati tutti mercanti di paura e di odio e le persone non hanno più strumenti critici per leggere la realtà. In particolare il pd ha rincorso le destre su questo argomento con punte anche d'ilarità. La trovata del braccialetto antistupro di Rutelli rimarrà negli annali delle stronzate. A Ballarò Er Cicoria rimproverava Alemanno di aver regolarizzato tot numero di romeni, ottenendo come risposta "io non parlo di etnie, ma di reati"! 1 a 0 palla a centro.
Adesso non ci resta che rimboccarci le maniche, alcuni compagni hanno già iniziato a accogliere in casa bambini e donne rom [come ho scritto sul mio blog] venerdì c'è una manifestazione a roma. Dobbiamo fare tutti qualcosa.
forse ti può interessare, io l'ho trovato importantissimo.
X tuya: GRAZIE! Molto interessante. Non mi stupisce più nulla.
Fiordaliso, noto con piacere che anche tu stai trattando questo argomento e mi ha fatto piacere leggere la lettera di Alex Zanotelli!
Un grandissimo e raro prete!
Lo ripeterò fino all'ultimo, informiamo il più possibile. Non voglio che si ripeta la storia e Zanotelli lo ha ricordato.
Leggere questo tuo pezzo appena finito di mangiare fa venire autenticamente da vomitare: c'è un limite a tutto ciò oppure imboccata la discesa non ci si riesce più a fermare finche non ci si sfracella?
p.s. il vero "RUSSO" sono io, quello del PD è solamente un poveraccio...
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